Avvocati
Perché è importante conoscere (e non temere) l’avvocato
In Italia, la figura dell’avvocato è fondamentale per tutelare i propri diritti — ma è altrettanto importante non esserne intimoriti.
Molti cittadini, per paura o soggezione, rinunciano a chiedere informazioni legali, oppure pensano che un avvocato serva “solo nei guai grossi”.
In realtà, conoscere il ruolo dell’avvocato e sapere come accedervi correttamente può fare la differenza tra risolvere un problema e lasciarlo peggiorare.
Un avvocato è un professionista che applica e interpreta la legge per assistere il cittadino o l’impresa. Non è un giudice, non è “al di sopra” della persona assistita: è un consulente e difensore, tenuto per legge ad agire nell’interesse del cliente.
L’obiettivo non è “avere sempre un avvocato”, ma sapere quando e come coinvolgerne uno, per non trovarsi impreparati nei momenti critici.
Tipologie principali di avvocati
Avvocato penale
Si occupa di reati e procedimenti penali: difende l’imputato o rappresenta la parte civile.
Interviene quando ci sono denunce, querele, indagini della Procura o processi penali.
Esempi: furti, aggressioni, diffamazione, truffe, reati finanziari, ecc.
Avvocato civile / commerciale
Si occupa di rapporti tra privati, aziende o enti, senza reati penali.
Esempi: contratti, locazioni, proprietà, eredità, fallimenti, contenziosi tra società, recupero crediti, ecc.
Giurista o consulente legale
Non è necessariamente un avvocato iscritto all’albo, ma un laureato in giurisprudenza che fornisce consulenza teorica e normativa.
Può aiutare a capire diritti e obblighi, redigere documenti o fare orientamento legale, ma non può rappresentarti in tribunale.
Avvocato di fiducia
È l’avvocato scelto direttamente dalla persona (o azienda).
Può essere contattato in anticipo per consulenze, oppure incaricato quando sorge un problema specifico.
L’onorario è stabilito liberamente, anche se esistono parametri minimi e massimi fissati per legge.
Avere un avvocato di fiducia (o almeno sapere a chi rivolgersi rapidamente) è utile per non trovarsi in balia delle situazioni.
Avvocato d’ufficio
Se una persona è coinvolta in un procedimento penale e non nomina un avvocato, lo Stato ne assegna uno d’ufficio, per garantire il diritto alla difesa.
👉 Attenzione: l’avvocato d’ufficio non è gratuito.
È un normale avvocato che riceve l’incarico dal tribunale, e il suo compenso verrà richiesto alla persona assistita, salvo che questa non abbia diritto al patrocinio a spese dello Stato.
Molti pensano che “d’ufficio” significhi “gratis”, ma non è così: se non si rientra nei requisiti di reddito per il gratuito patrocinio, il costo va comunque pagato, anche se non si è scelto personalmente l’avvocato.
Avvocato con patrocinio gratuito (spese a carico dello Stato)
L’istituto del patrocinio a spese dello Stato permette a chi ha un reddito basso di avere un avvocato senza pagare, perché i costi vengono coperti dallo Stato.
Chi può averlo
Può accedere chi ha un reddito imponibile annuo sotto una certa soglia (aggiornata periodicamente, circa 12.838,01 € nel 2025 per il singolo, aumentata per familiari a carico).
Vale per cause penali, civili, amministrative e tributarie.
Come funziona
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Si presenta domanda presso l’Ordine degli Avvocati competente, allegando documenti di reddito.
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Se accolta, si può scegliere un avvocato iscritto negli elenchi del gratuito patrocinio.
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Le parcelle vengono pagate dallo Stato, non dal cittadino.
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Non copre comportamenti dolosi o cause manifestamente infondate.
👉 Non bisogna confondere avvocato d’ufficio con gratuito patrocinio:
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Il primo lo nomina il tribunale e si paga normalmente; tuttavia, se rientrate nei limiti di reddito, potete chiedere che anche l’avvocato d’ufficio operi in gratuito patrocinio, così sarà lo Stato a coprire i costi.
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Il secondo lo scegliete voi direttamente dagli elenchi dell’Ordine, e lo paga lo Stato se avete i requisiti.
Attenzione: il gratuito patrocinio non è una consulenza preventiva
Un punto spesso frainteso: il gratuito patrocinio non serve per avere consulenze gratuite prima di avviare una causa.
Non è uno “sportello legale” gratuito: entra in gioco solo quando esiste già un procedimento attivo (civile, penale, amministrativo o tributario).
In pratica:
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Se volete denunciare qualcuno o qualcosa, la denuncia dovete farla voi stessi, presentandovi a Procura, Polizia o Carabinieri.
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Una volta depositata, la Procura valuterà se accettarla.
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Solo dopo che la denuncia è stata accettata e il procedimento è aperto, potete presentare domanda per il patrocinio gratuito all’Ordine degli Avvocati competente.
A quel punto, se rientrate nei limiti di reddito, potete richiedere la lista degli avvocati iscritti al gratuito patrocinio.
⚠️ È importante scegliere l’avvocato giusto in base alla materia: ad esempio, non si va da un divorzista per una questione con l’ASL o con l’immigrazione. Prima di contattarli, guardate la loro specializzazione.
👉 Quando avete la lista, contattate sempre via PEC, spiegate il caso e verificate chi vi risponde in modo chiaro e coerente: se avete studiato la questione, capirete velocemente chi è più adatto a rappresentarvi.
Scrivere la denuncia in modo consapevole
La denuncia non deve essere improvvisata.
Non fatela per ripicca, odio personale o leggerezza, perché se la Procura la riterrà infondata o temeraria, potreste essere voi a essere denunciati dalla persona o ente coinvolto.
Per questo:
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Studiate prima la legge e i fatti.
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Formulate la denuncia in modo preciso e documentato.
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Consegnatela agli organi competenti (Carabinieri, Polizia, Procura).
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Aspettate la conferma di accettazione da parte della Procura.
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Solo dopo attivate il percorso con il gratuito patrocinio.
👉 In questo modo sarete voi a condurre il primo passo in modo consapevole, e non a presentarvi da un avvocato “a mani vuote” aspettando che faccia tutto lui.
Perché è importante non essere in soggezione
Molte persone si sentono in imbarazzo o “inferiori” davanti a un avvocato, e finiscono per non fare domande, non capire i propri diritti o accettare situazioni sfavorevoli.
Ma un avvocato è un professionista pagato (da te o dallo Stato) per difendere i tuoi interessi.
Non è un giudice, non ha potere decisionale sul tuo caso: è tuo alleato, ma va gestito con consapevolezza, chiedendo spiegazioni, preventivi e chiarimenti scritti.
Sapere distinguere i ruoli e conoscere le possibilità ti permette di:
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Scegliere il professionista giusto per il problema giusto.
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Evitare sorprese economiche.
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Far valere i tuoi diritti anche se non hai risorse economiche elevate.
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Non farti intimidire da linguaggio tecnico o formalità cercate di avere tutto scritto e passatelo alla IA , vi fara un riassunto e con parole semplici
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